Recenti studi pubblicati nei Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (PNAS) sul finire del 2011 mostrano che, partendo da nuove più approfondite analisi del meteoriti, si possono fare delle importanti deduzioni sull’ambiente marziano così come doveva essere miliardi di anni fa, all’epoca in cui si formarono i minerali contenuti nella ALH84001.
Quello che è emerso è che un particolare tipo di carbonati si sono formati per precipitazione, in presenza di acqua e anidride carbonica, ad una temperatura di circa 18 °C. Il processo di formazione di questi carbonati deve essere, inoltre, avvenuto ad una temperatura costante, in un deposito di acqua presente nel sottosuolo e soggetto a una graduale evaporazione, a metri o a decine di metri di profondità.
Questo porta a confermare l’ipotesi che Marte, o alcune regioni su esso, fosse un ambiente umido con temperature moderate. Ma, dall’altro lato, si ha ancora la conferma della natura effimera dei depositi di acqua liquida su Marte. Questo fa sì che non sia ancora possibile confermare o meno la presenza di vita su Marte in passato.
Le risposte a queste e ad altre fondamentali domande potranno arrivare solo dalle prossime missioni su Marte, soprattutto quelle che permetteranno di raccogliere dei campioni di suolo marziano per venire poi inviati verso Terra e analizzati nei nostri laboratori.
Sempre nel 2011 alcuni ricercatori del NAI all’Università del Wisconsin stimarono l’età di questo famoso meteorite in 4.091 miliardi di anni, circa 400 milioni di anni più giovane di quanto era stato creduto in precedenza da altre misurazioni. Lo studio mostra che il meteorite deve essersi formato in un momento in cui su Marte c’era acqua e un campo magnetico, due condizioni favorevoli perché la vita si manifestasse e si sviluppasse.
Questa scoperta esclude che ALH84001 sia un frammento della primitiva crosta marziana e allo stesso modo conferma che l’attività vulcanica è continuata su Marte per un periodo molto lungo.
Per ulteriori informazioni:
Sito del PNAS: http://www.pnas.org/
Articoli su ALH84001 pubblicati su PNAS: http://www.pnas.org/search?fulltext=ALH84001&submit=yes
Origins of Magnetite Nanocrystals in Martian Meteorite ALH84001 di K.L. Thomas-Keprta et al., Geochimica et Cosmochimica Acta, Volume 73, Issue 21, 1 novembre 2009, disponibile su: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0016703709003809
National Astrobiology Istitute della NASA: http://astrobiology.nasa.gov/nai/
Sabrina