Credit: Kepler: Graphics.
Questa rappresentazione grafica proveniente dal sito dedicato al telescopio Kepler spiega meglio di mille parole cos’è la fascia «Riccioli d’oro» o «Goldilocks» e come essa varia in funzione della luminosità superficiale della stella del sistema.
La Goldilocks è una fascia teorica in cui un pianeta riceve abbastanza energia dalla sua stella da permettere l’esistenza dell’acqua liquida sulla superficie necessaria per la biochimica del carbonio come la conosciamo noi.
La zona riccioli d’oro seguirà grossomodo la legge dell’inverso del quadrato della luminosità di una stella, ovvero più questa è luminosa più lontana è la zona da essa.
Ad esempio nel lontano passato, il Sole era meno luminoso di oggi, e solo un massiccio effetto serra delle prime atmosfere impedì al pianeta Terra di congelarsi forse definitivamente.
Anche adesso se la Terra non possedesse la sua atmosfera con il suo effetto serra avrebbe una temperatura superficiale media di -18° Celsius, ben al di sotto del punto di congelamento dell’acqua, mentre Venere se avesse avuto il 90% in meno di anidride carbonica nell’atmosfera fin dall’inizio, probabilmente sarebbe stato il paradiso lussureggiante che sognavamo un tempo.
Quindi non basta definire semplicemente la quantità di energia radiante che un pianeta riceve dalla sua stella, ma occorre tenere ben presente la composizione chimica della sua atmosfera. Ben venga quindi un lieve effetto serra, ma che questo non sia mai eccessivo.