The Hunt for Exomoons with Kepler è un progetto di ricerca di satelliti attorno a pianeti al di fuori del nostro Sistema Solare e per questo motivo vengono chiamate “exomoons” (che potremmo tradurre con eso-lune o eso-satelliti). I dati provengono dalle osservazioni della Missione Kepler della NASA.
L’ultimo articolo sottomesso lo scorso 6 giugno 2013 sulla ricerca di satelliti si intitola “The Hunt for Exomoons with Kepler (HEK): III. The first Search for an Exomoon around a Habitable-Zone Planet”, di David M. Kipping e dal suo Team dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, Cambridge, MA.
Kepler-22b è il primo pianeta che col metodo dei transiti è stato rilevato nella zona di abitabilità della sua stella. Orbitando attorno ad una stella con circa 75% della luminosità del nostro Sole ogni 290 giorni, Kepler-22b riceve un’insolazione circa 10-15% maggiore di quella che riceve la Terra dal Sole orbitando nella cosiddetta zona di abitabilità della sua stella.
Con una dimensione di circa 2,4 raggi terrestri, Kepler-22b è un po’ grande per poter essere considerato un pianeta analogo alla Terra, ma il pianeta potrebbe presentare una luna sufficientemente grande da fargli mantenere un’atmosfera, e quindi è possibile che il sistema Kepler-22 possa presentare un mondo roccioso. Recentemente, vi sono state speculazioni su questa luna poiché si pensa che delle lune possano venir rilevate intorno a pianeti transitanti di fronte alla loro stella utilizzando la Missione Kepler della NASA. Nonostante tale speculazione, gli autori della ricerca hanno notato che nessuno finora aveva condotto una ricerca di questo tipo attorno ad un pianeta candidato della fascia di abitabilità. Non è stato rilevato alcun satellite attorno a Kepler-22b.
Dalla loro ricerca emerge che il sistema Kepler-22 non possiede un pianeta analogo alla Terra. Questo non significa che il sistema non possa presentare un mondo abitabile, ma non è stata rilevata alcuna luna attorno a Kepler-22b e quindi le probabilità sono molto basse. Una tale luna avrebbe probabilmente avuto condizioni adatte per l’acqua allo stato liquido sulla sua superficie.
Oltre al fatto che si viene a trovare all’interno della zona di abitabilità, questo mondo è attraente per le misure molto precise che si sono fatte sulla sua velocità radiale (la componente della velocità lungo la linea di vista) e il basso rumore fotometrico intrinseco, che ha pure permesso studi di asteroseismologia della stella. Per questo motivo, Kepler-22b è stato selezionato come target dal Progetto Hunt for Exomoons with Kepler (HEK).
Informazioni sull’esopianeta Kepler-22b si possono trovare su: http://exoplanet.eu/catalog/kepler-22_b/
Il sistema Kepler-22 sul catalogo Exoplanets.org: http://exoplanets.org/detail/Kepler-22
Su http://web.ipac.caltech.edu/staff/skane/hzgallery/483_2.png vi è rappresentata in verde la zona di abitabilità del pianeta e la linea di vista dell’osservatore terrestre.
Il catalogo degli esopianeti scoperti con la loro zona di abitabilità: http://web.ipac.caltech.edu/staff/skane/hzgallery/gallery.html
Articolo: David M. Kipping et al., The Hunt for Exomoons ith Kepler (HEK): III. The first Search for an Exomoon around a Habitable-Zone Planet, arXiV:1306.1530v1, disponibile su: http://arxiv.org/abs/1306.1530
Altre informazioni su NASA Kepler News
in particolare qui.
Sabrina