Nonostante rimanga nel suo stato di riposo (Point Rest State, PRS) e stia operando bene in tale stato, la sonda Kepler della NASA ha raggiunto un altro importante traguardo.
I dati di Kepler continuano ad arrivare. La scorsa settimana il team ha consegnato 1924 nuovi interessanti oggetti (Kepler Objects of Interest, KOIs) all’Archivio degli Esopianeti della NASA, NASA Exoplanet Archive. Di questi 1924 nuovi KOIs, 503 sono già stati selezionati come nuovi candidati pianeti, mentre molti altri sono destinati a diventare dei falsi positivi. Questo nuovo annuncio porta ad aumentare fino a 3216 i pianeti candidati al momento scoperti da Kepler.
Alcuni di questi nuovi candidati pianeti sono piccoli e alcuni si vengono a trovare nella zona di abitabilità delle loro stelle, ma molto lavoro rimane da fare per verificare tali risultati. Il team continuerà a studiare gli oggetti rimanenti.
Si può trovare una tabella aggiornata sul sito NASA Exoplanet Archive degli oggetti catalogati finora.
I risultati basati sui dati di Kepler erano stati annunciati nel corso del XXII Meeting dell’American Astronomical Society che si era tenuto dal 2 al 6 giugno 2013 a Indianapolis, Indiana. Steve Howell, Kepler Project Scientist presso l’Ames Research Center della NASA a Moffett Field, California, ha presentato un nuovo studio che suggerisce che la maggioranza delle stelle nel campo di vista di Kepler potrebbero essere più grandi di quanto si pensasse inizialmente. Il team di ricercatori, guidato da Mark Everett, PostDoctoral Research Associate presso il National Optical Astronomy Observatory a Tucson, Arizona, ha usato la spettroscopia per separare la luce delle stelle nelle sue componenti di colore, per misurare più accuratamente la dimensione della stella, la sua temperatura, la luminosità e la sua metallicità. Questo studio, molto lungo e che ha coperto molti anni, nella classificazione stellare includeva osservazioni di circa 270 stelle per oltre 48 notti. La scoperta mostra che una significativa frazione delle 270 stelle osservate era più grande di quanto osservate in precedenza.
Poiché le dimensioni dei pianeti sono misurate relativamente alle loro stelle, le analisi portano a dover fare una nuova revisione delle proprietà dei pianeti.
Questo è un altro esempio che illustra l’importanza della spettroscopia stellare per perfezionare le proprietà dei pianeti candidati osservati da Kepler.
Fonte Kepler Mission – Kepler Mission Manager Update – 503 New Planet Candidates
e Kepler Mission Manager Update – 503 New Planet Candidates
Video della NASA disponibile su: http://www.nasa.gov/multimedia/videogallery/index.html?collection_id=14471&media_id=163506411
Sabrina